[Capitolo 4 della mostra Per il paesaggio|For Landscape]
L’indagine sui luoghi, condotta con criteri di ricerca scientifica, di analisi e di successiva sintesi, non basta a riprodurre il quadro informativo e valutativo che si adotta ogni giorno nel senso comune del paesaggio.
Il sentire diffuso fa tesoro di un altro tipo di informazioni, che derivano da relazioni metaforiche, da connessioni semantiche non insite nelle cose ma nello sguardo, nella cultura, nella memoria e nella sensibilità di chi guarda le cose. E certi modi di vedere sono illuminanti: rivelano un fil rouge che tiene insieme e dà un senso complessivo all’intero percorso di esplorazione di un luogo.
[Capitolo 5 della mostra Per il paesaggio|For Landscape]
In un mondo ideale, di competenze integrate, il racconto del paesaggio è materia prima per le scelte progettuali.
Nel mondo ideale l’architetto (o l’ingegnere, o il geometra) è consapevole di partecipare all’evoluzione di un sito complesso, denso di significati preesistenti. Sa che il suo intervento verrà metabolizzato nel sito e verrà valutato per il suo contributo al valore complessivo del luogo, che il progetto sarà buono in quanto utile per il paesaggio a cui partecipa. Sa che il giudizio verrà a partire dai siti dello spazio pubblico, che sono il teatro identitario di chi usa la città, e dalle strade di transito, che sono i palchi del teatro di chi guarda il territorio aperto.
Se ci si pone nel quadro dei criteri e dei principi della Convenzione europea del paesaggio (CEP) emerge immediatamente la mancanza di paradigmi consolidati di riferimento per ricostruire le distinzioni dei paesaggi, nel merito, cioè nei contenuti di significato attribuito, soprattutto in situazioni come la periferia metropolitana. Questa difficoltà aumenta se si vuole ragionare alla scala d'area vasta, data la notoria dimensione ridotta dei paesaggi identitari per ciascuna comunità, soprattutto dove, come in Italia, il paesaggio è riccamente caratterizzato a livello locale.
Il problema metodologico della esportazione dei progetti: tra colonialismo per modelli e progettazione ad hoc; Sviluppo di Torino e sviluppo di Valencia: le ragioni per un parallelismo; Una metodologia di indagine sulla morfologia urbana torinese; Un approfondimento: il tema del modello di sviluppo per viali e per piazze; Casi tipo e situazioni nella città attuale