Dossier di iniziative ed esperimenti di volontariato o di specifici azioni pubbliche locali, inseribili nelle strategie SmartCity per gli assi Living, People, eGovernance, sinora poco esplorate, che dovrebbero accompagnare e fare da supporto sociopolitico agli aspetti Economy, Environment e Mobility nella qualificazione europea. Nel loro insieme, sinora in modo anarchico eterogeneo e non coordinato, le iniziative raccolte evidenziano il crescere diffuso di una sensibilità per l’innovazione low cost e partecipata al servizio delle problematiche degli anziani, del welfare, della scuola, dell’inclusione, della gestione del patrimonio culturale e dei beni comuni.
Con riferimento allo schema metodologico di "connecting smart city" si propone un criterio di raccolta dei temi, sinora presenti sul web in modo anarchico, eterogeneo e non coordinato.
Reti di Associazioni e Onlus che promuovono iniziative sostenibili di gestione dei consumi e del tempo libero o di gestione delegata dei servizi tradizionali e di autoorganizzazione di servizi innovativi.
Reti e specifiche esperienze di Associazioni e soggetti sindacali che sperimentano l’interazione diretta di produttori (delle filiere alimentari e non solo) e di servizi di appoggio interessati alla qualità ambientale, gruppi e centri di acquisto e di consumo consapevole/ solidale, anche con esperienze di acquisto di terreni e mezzi produttivi, di attività partecipate di comunicazione, organizzazione, monitoraggio e controllo della qualità produttive, attivabili sul web e nei mercati.
Reti di servizi e programmi sperimentali smart per un turismo di nuova generazione, basato sulla conoscenza e fruizione in situ delle risorse culturali, promuovendo un upgrade tecnologico low cost dei musei territoriali e degli ecomusei, inserendo le integrazioni di conoscenza delle città e del territorio, rese possibili dalla raccolta del sapere diffuso e delle memorie collettive, aprendo residenze e tenute private a visite, eventi o stage.
Reti e specifiche esperienze di Enti locali e associazioni private che attivano servizi di gestione del verde pubblico o di interesse ambientale e fruitivo, sperimentano modalità di gestione pubblico-privato dei beni comuni, anche utilizzando le procedure compensative o perequative della gestione urbanistica.
Reti sperimentali di autoorganizzazione, in qualche caso assistita da strumenti web, per l’efficientamento della mobilità privata, con miglioramento dell’intensità d’uso, il contenimento dei costi di viaggio e dell’impatto del trasporto privato, integrato al trasporto pubblico o ad esso sostituitivo, nei contesti a bassa efficienza del servizio: carpooling, bikesharing etc.
Reti di esperienze di gestione partecipata di servizi pubblici, soprattutto scuole e asili (ass. insegnanti e genitori) e centri locali (circoscrizioni, comuni minori etc) per un utilizzo amplificato del public procurement ai fini dei progetti smart e della riduzione dei costi ovvero del miglioramento della qualità dei servizi prestati (orari, mense, luoghi).
Programmi di offerta e sperimentazione di modalità abitative non standard, connessa con la domanda emergente dalle le reti di solidarietà e di integrazione sociale, per ottenere un parco-abitazioni con sistemazioni residenziali diverse dai tradizionali alloggi per famiglie, anche con cohousing, servizi comuni, attrezzature collettive, da assegnare in gestione diretta etc. o con modelli di conduzione autogestiti a costo 0 per l’ente pubblico.