Landscapefor Doc: una raccolta ordinata di materiali utili per il paesaggio attivo

  • interpretazioni e studi sui temi teorici di maggior rilievo: la multidisciplinarità.
    il rapporto con il tempo, il segno nel paesaggio

  • indagini, piani e progetti per conoscere le tecniche e le problematiche
    della rappresentazione e dell’intervento utili

  • un repertorio di pratiche di gestione e partecipazione del paesaggio attivo
    nei contesti naturali, rurali ed urbani

  • un catalogo aperto di organizzazioni smart per i servizi territoriali e paesistici
    (trasporti, alimentazione, turismo, infanzia, tempo libero)

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SuperLS4

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Venerdì, 24 Luglio 2015 00:00

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Martedì, 07 Luglio 2015 00:00

Landscape for Democracy

di Paolo Castelnovi, per il Convegno Uniscape Landscape and Democracy Oslo 4 giugno 2015

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1. Le dimensioni democratiche del paesaggio. Il Comune antico

Da tempo consideriamo le piazze italiane il teatro della democrazia comunale. La loro caratteristica, dice Louis Kahn, è la dimensione: quella che consente, a chi entra nella piazza, di riconoscere un amico che è situato all’altro lato. E’ il luogo che contiene quantità ridotte di persone, tali da consentire il confronto da pari a pari. La piazza comunale, come l’agorà della polis greca (dove prende significato il termine politica) è priva di vettorialità, è senza tribune o podi da cui “uno” parla al “popolo”, ma è il luogo dove si prendono decisioni comuni. Erano assemblee da cui sortivano decisioni che per lo più riguardavano la difesa e cura dei luoghi che si abitano, che erano contemporaneamente i centri di produzione e di riproduzione della comunità.

Martedì, 07 Luglio 2015 00:00

Paesaggi per ri-abitare la montagna

Articolo scritto da Paolo Castelnovi a giugno 2015 per il Giornale delle fondazioni

Dopo 30 anni di oblio, in cui di montagna si è parlato solo per denunciare processi devastanti di abbandono o di violenza territoriale, oggi sembra risvegliarsi un'attenzione attiva, non nostalgica e proiettata al futuro.
Il 22 e 23 maggio due importanti associazioni che guardano al territorio (la Società dei territorialisti italiani e Dislivelli) si riuniscono a Bardonecchia e a Torino per esplorare il tema del Ritorno alla Montagna. Una settimana prima a Demonte, vicino a Cuneo, un gruppo di studenti specializzati in restauro e conservazione, riunitosi in associazione Campo base 1000, ha presentato il progetto di riabilitazione di un nucleo abbandonato, come modello per Ri-abitare la montagna, abbozzando un metodo di intervento adatto in particolare alla "montagna di mezzo", quella più dimenticata.

Elaborato nell’ambito del progetto di cooperazione transfrontaliera italo-francese “Risorsa Monviso”, inserito nel più ampio Piano Integrato Transfrontaliero (PIT) “Monviso: l’Uomo e le Territoire” coordinato dall’Ente Parco del Po Cuneese con il Parc naturel régional du Queyras, la pubblicazione affronta pubblicazione affronta, in modo organico, tutta la tematica del ripristino ambientale delle cave: dall’inquadramento nella pianificazione territoriale, agli interventi effettuati e alle “buone pratiche” per quelli futuri, con l’intento di descrivere al lettore quale sarà l’assetto finale dei luoghi di estrazione, nel momento in cui tutti gli interventi di riqualificazione saranno completati.

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Martedì, 19 Maggio 2015 00:00

Piani per Piano

Articolo scritto da Paolo Castelnovi a febbraio 2015 per la rubrica Paesaggi: istruzioni per l'uso del Giornale delle Fondazioni

Il Rammendo delle periferie di Piano si presenta come un'innovazione del modo di intervenire su un tema spinoso e complesso, ma gli esiti saranno fragili e c'è bisogno di una strategia di sostegno che coinvolga molte forze e volontà, pubbliche e private.

Per quale ragione, o malia, l'argomentare di Piano sulle periferie riscuote un plauso unanime? La domanda diventa intrigante se si aggiunge: perché sinora gli allarmi e gli appelli drammatici sulle stesse periferie, invocati da generazioni di urbanisti, sociologi e ingegneri sono stati per decenni trascurati dal dibattito politico e relegati a questioni tecniche e specialistiche?

Giovedì, 18 Dicembre 2014 00:00

The Good Gym - la corsa che fa (del) bene

London, Uk.
Un progetto innovativo che unisce la passione per la corsa al volontariato. Riconosciuto a marzo 2014 da David Cameron con il "Big Society Award", l'attività fondata nel 2012connette appassionati di running con progetti di comunità. Iscrivendosi al programma ad ogni runner (o gruppo di runners) viene affidata una missione settimanale che incanala l'energia dello sport in una attività non fine a se stessa: dalla visita a persone anziane (che diventano dei special coaches), alla manutenzione di aree verdi comunitarie, etc. Dal suo lancio nel 2012 Good Gym ha coinvolto più di 1000 runners e circa 250 persone anziane e isolate e 50 progetti locali di comunità.

www.goodgym.org

www.gov.uk/government/news/goodgym-wins-prime-ministers-big-society-award

Mercoledì, 17 Dicembre 2014 00:00

Circle

UK.

Circle è un'organizzazione che accoglie persone di età superiore ai 50 anni, che vivono in un'area geografica costituente un "Circolo locale". La sua missione è di sostenere i membri a condurre una vita indipendente e attiva. Nasce in Gran Bretagna nel 2007 in collaborazione con 250 anziani e le loro famiglie: ogni Circle è gestito in modo indipendente e offre sostegno sociale e pratico ai propri iscritti che pagano un abbonamento (circa 20£/anno). I soci partecipano agli eventi, pubblicati nel calendario online, conoscendo così persone con cui condividere passioni e interessi oppure possono ricevere un aiuto pratico da uno degli Helpers di vicinato (sia pagati che volontari). L'organizzazione accoglie quindi volontari e non di tutte le età che mettono a disposizione dei membri le proprie capacità in diversi settori dal giardinaggio, all'assistenza infermieristica, all'aiuto domestico o tecnologico (computer, cellulari etc).

Ad oggi in Inghilterra sono attivi 7 Circles con oltre 5.000 partecipanti. Lìorgazizzazione ha raggiunto importanti risultati dal punto di vista dell'inclusione sociale tanto da essere stato riconosciuto dal governo un importante modello per la futura trasformazione dell'assististenza sociale per adulti.

www.circlecentral.com/

Mercoledì, 17 Dicembre 2014 00:00

BatSharing - l'app delle app

Milano, Roma, Firenze.

Tutti i servizi di car-sharing e bike-sharing in un'unica app. Nata dall'idea di uno sviluppatore e una designer mette a disposizione gratuitamente su Ios e Android la possibilità di cercare "in un tap" l'auto a disposizione più vicina. Selezionando, infatti, i servizi di sharing cui si è abbonati è possibile visualizzare su mappa le auto disponibili più prossime. La funzione "Radar" invia una notifica appena una macchina nelle vicinanze si rende disponibile.

www.batsharing.com

 

Mercoledì, 17 Dicembre 2014 00:00

Just park

UK.

Arriva dalla Gran Bretagna la soluzione alla difficile ricerca del parcheggio nelle aree urbane. Attraverso l'app "JustPark" ogni guidatore potrà trovare e prenotare il parcheggio più vicino e conveniente e sarà guidato dal navigatore a destinazione. I posti auto sono messi a disposizione (anche solo temporaneamente) da privati -aziende, hotel, pub- con un risparmio per gli utenti di circa il 60% sul costo dei normali parcheggi. Ogni parcheggio è dotato di una descrizione con foto e costo, il pagamento avviene in app con carta di credito e con la possibilità per l'utente di lasciare feedbacks e commenti.

www.justpark.com 

Martedì, 16 Dicembre 2014 00:00

Scooter-sharing

Dopo le bici e le auto, la mobilità condivisa e sostenibile punta sugli scooter. Il servizio di scooter-sharing è attivo a Barcellona, primo a livello mondiale, dal settembre 2013 con una flotta che a pieno regime conterà 500 scooter elettrici. Il funzionamento è molto simile a quello di altri servizi car-sharing: dopo la registrazione attraverso l'App è possibile prenotare il mezzo più vicino per 30 min con un preavviso minimo di 10 miniti,  sempre tramite app una volta raggiunto lo scooter lo si accende, si apre l’alloggio del casco (da riposizionare al termine della corsa) e si utilizza per il tragitto necessario.  
Le moto, rigorosamente di produzione locale e dotate di un navigatore satellitare, possono raggiungere una velocità massima di 65 km/h, offrendo con un “pieno” un’autonomia di 40-60 km. Gli utenti hanno la possibilità di pagare il singolo viaggio  – con una tariffa di 45 centesimi di euro a km – o di acquistare pacchetti mensili e turistici per utilizzi più frequenti.

Anche Milano, dato il successo di servizi di car-sharing, si sta dotando di questo nuovo servizio che conta di poter inaugurare nella primavera 2015. 

www.motitworld.com

 

 

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