Indice
- Copertina
- Ipotesi metodologiche per le indagini e il progetto in Valle d'Aosta
- Un'applicazione dei paradigmi della semiotica
- L'organizzazione geometrica
- L'indagine sulla percezione del paesaggio
- L'organizzazione segnica
- Tipologia delle strutture segniche nel paesaggio alpino
- Valutazioni della qualità segnica e delle condizioni del paesaggio
- Le unità di paesaggio e il sistema del paesaggio regionale
Valutazioni della qualità segnica e delle condizioni del paesaggio
"La comprensione-valutazione della realta' ambientale e' legata al progetto da un circolo interattivo assai stretto, che tuttavia non autorizza ne' a negarne la reciproca autonomia ne' a stabilire aprioristiche sequenze: il progetto interroga e sollecita la conoscenza e la comprensione, non meno di quanto queste stimolino ed orientino il progetto". [17]
Nelle indagini ambientali, l'importanza assegnata alle valutazioni si accompagna da sempre alla discussione sulla loro incommensurabilità e relatività, e questa porta comunque ad una sola conclusione operativa: la contiguità tra l'operazione valutativa e quella progettuale deve essere denunciata e resa "trasparente" sin dalla impostazione metodologica dell'indagine.
Nel piano paesistico valdostano le valutazioni hanno assunto un rilievo particolare per il loro carattere "fondativo": è stata la prima ricognizione estesa a tutto il territorio regionale che rendesse conto della qualità delle risorse, delle loro condizioni, della potenza delle interazioni ambientali e culturali più importanti, della prevedibile dinamica che tali interazioni attivano.
Questo ruolo di impostazione generale delle indagini valutative corrisponde nel progetto al primo Piano d'aménagement a scala regionale e al primo tentativo di coniugare positivamente problematiche dello sviluppo con problematiche della valorizzazione ambientale-paesistica.
Per l'indagine sul paesaggio si è trattato di una doppia fatica iniziale: non solo assicurare un sistema di valutazioni estese all'intera regione e sovrapponibili alle valutazioni derivanti da altri settori di indagine, ma anche "inventare" un sistema che rendesse conto degli aspetti "governabili" del paesaggio, delle specifiche relazioni costitutive del valore paesistico, per potere considerare gli specifici effetti dell'azione di tutela o di trasformazione prevista dal progetto, situazione per situazione.
Infatti si è tentato di superare la tradizionale distanza che separa le indagini sul paesaggio dalle altre tecniche di conoscenza per il progetto, motivata dalla difficile applicabilità dei risultati delle indagini. La ridotta funzionalità dei valori esperiti nelle indagini paesistiche di altri piani, rispetto alla formazione delle norme o delle decisioni di Piano, dipende per lo più dalla necessaria considerazione strutturale del paesaggio nel suo insieme, il che ha sino ad ora limitato i tentativi di valutazione di singoli aspetti; per la Valle d'Aosta si è provata una scomposizione delle valutazioni olistiche, comprensive di intere strutture segniche in specifiche categorie qualitative che compongono quelle valutazioni generali.
Quindi il processo valutativo per il paesaggio, pur nella sua dimensione assolutamente sperimentale, è stato indirizzato ad una nuova funzionalità rispetto al Piano, innovativa rispetto alle tradizionali indagini sin qui condotte su vasta scala, tutte limitate a valutazioni generali, ma anche innovativa rispetto alle indagini svolte alla scala degli interventi, in cui le valutazioni sono per lo più limitate a considerare gli effetti di impatto e le condizioni di compatibilità della trasformazione rispetto ad un paesaggio preesistente, sempre considerato come un bene patrimoniale in sè.
Con la scomposizione dei criteri di valutazione si è giunti ad individuare le specifiche relazioni attive nella struttura segnica per generare gli specifici effetti di qualità, e in alcuni casi anche le specifiche componenti coinvolte da tali relazioni.
In questo modo si sono ottenuti 14 criteri di valutazione riferiti a qualità specifiche che, diversamente aggregati hanno contribuito a formare le quattro grandi categorie valutative "uguali per tutti", in cui cioè hanno raccolto le proprie valutazioni ciascuno dei settori di indagine del Piano (culturale, naturalistico, formale-semiotico): la qualità, la vulnerabilità, l'importanza e la criticità.
Gli specifici criteri di qualità sono stati individuati con riferimento ad alcuni obbiettivi strategici del Piano, che qui si traducono nelle azioni che interessano il paesaggio, desumendoli da una relazione programmatica generale degli indirizzi del Piano, redatta nel 1991.
- tutela e valorizzazione delle immagini di più interessante identità formale del paesaggio valdostano, in quanto aspetti riconosciuti come significativi del proprio territorio da parte degli abitanti ed emblematici per i visitatori;
- identificazione delle strutture segniche con più alta intensità di informazione, o con più forte identità che, connesse con le valutazioni degli aspetti naturali e culturali degli stessi oggetti, permettono la definizione delle relazioni percettive e delle pertinenze visuali di ogni elemento, dei limiti e dei vincoli che il mantenimento del loro equilibrio impone;
- definizione delle relazioni che costituiscono l'importanza della struttura segnica di specifici luoghi, valutazione della loro vulnerabilità (rispetto alle relazioni percettive che ne permettono la comprensione, per definire le attenzioni necessarie a minimizzare gli impatti e a non ledere gli equilibri formali più importanti: rottura di omogeneità delle superfici, modificazione dei bordi e degli intervalli significativi, alterazione delle emergenze di oggetti importanti;
- recupero e minimizzazione delle trasformazioni che hanno già recato impatti alteranti l'aspetto di luoghi o visuali di valore, definizione delle regole di attenzione o di gestione per diminuire l'intensità trasformativa dell'aspetto del paesaggio consolidato da parte di singoli interventi (edilizia isolata, strade minori, usi impropri di aree residuali (, ingressi agli insediamenti);
- valorizzazione di luoghi di importante fruizione visiva di grandi panorami, utilizzabili come risorsa per diminuire l'intensità di pressione su poli già assestati o per diversificare flussi turistici.
Le valutazioni analitiche (riferite ad un solo valore) sono raccolte in valutazioni sintetiche, che in alcuni casi aggregano diversamente le stesse valutazioni analitiche:
riguardano le condizioni che determinano la qualità formale i valori di:
- identità
- omogeneità
- varietà morfogenetica di paesaggi minori
- presenza di impatti alteranti;
- significatività;
riguardano le condizioni che determinano la vulnerabilità i valori di :
- fragilità del ruolo formale
- fragilità dell'identità;
riguardano le condizioni che determinano l'importanza i valori di:
- specificità
- rappresentatività;
riguardano le condizioni che determinano la criticità i valori di:
- presenza di impatti alteranti
- livello di vulnerabilità
- presenza di elementi di varietà morfogenetica di paesaggi minori
- livello di leggibilità.
[17] in R.Gambino, Innovare e conservare,cit, frase conclusiva di un complessivo sguardo sulle problematiche della valutazione nella pianificazione amnientale, a cui si rimanda per i riferimenti più generali .