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Lunedì, 13 Marzo 2017 00:00

Atlas Landscapefor per la Scuola

ATLAS newlogo3 PER LA SCUOLA

Racconta la città e il paesaggio

Attività di ricerca innovativa per l’alternanza scuola-lavoro nelle discipline umanistiche e della comunicazione. 

Atlas Landscapefor è una piattaforma web con una cartografia “sensibile”, che si può utilizzare anche con tablet o cellulari, sono reperibili, luogo per luogo e con semplicità, i punti di interesse con le relative informazioni. Le informazioni sono riproduzioni di documenti iconografici che possono aiutare a capire meglio il paesaggio, sia urbano che esterno: le carte e le foto storiche, i progetti, i frame di film, i racconti degli abitanti e degli eventi, le opere di artisti, le attività e le iniziative di enti e associazioni.

Il progetto Atlas Landscapefor per la scuola (ALS) offre agli studenti la possibilità di essere non solo i fruitori ma anche i PRODUTTORI di parte di Atlas Landscapefor, con il coordinamento dei loro insegnanti e l’accompagnamento dei tecnici di Landscapefor. Un tema per sperimentare l’efficacia di ALS, concordato con MIBACT è quello dei contesti dei Beni della Lista Unesco: le città storiche, gli ambiti territoriali delle ville palladiane e delle residenze reali, dei siti archeologici e longobardi, dei paesaggi culturali e naturali, come le Dolomiti, il Cilento o le Colline del Vino.

A Torino si sta compiendo una prima sperimentazione, con 6 classi liceali e professionali di due istituti, nei contesti delle Residenze sabaude, bene seriale iscritto nelle liste Unesco. I punti di interesse che gli studenti stanno elaborando sono per ora rappresentati in ALS nell’archivio Alternanza Scuola Lavoro, mentre i contenuti vengono preparati progressivamente, con le ricerche sul campo e in rete.

Alla fine di maggio le ricerche degli studenti che risulteranno di interesse generale, saranno pubblicate nella parte di Atlante accessibile a tutti. Quegli studenti diventano di fatto redattori di una parte dell’Atlante e partecipano a questa grande impresa culturale, acquisendo d’altra parte elementi di un’impostazione metodologica professionale per la ricerca sul territorio in campo storico-culturale, per l’utilizzo dello strumento informatico e del web nella diffusione dei documenti iconografici e cartografici, per gli aspetti comunicativi e di divulgazione nella messa a punto dei testi e della loro versione in lingue diverse.

Approfondisci (in copertina dell’articolo in ACT una mappa con Torino allargata alla cintura, evidenza dei beni unesco Hista e MAb (macro icone?) e punti in elaborazione da parte degli studenti)corrispondente a quello che si apre aprendo l’atlante all’archivio alternanza scuola lavoro (accesi gli archivi unesco e quelli delle due scuole).

Atlas Landscapefor per la scuola.

Attività di ricerca innovativa per l’alternanza scuola-lavoro nelle discipline umanistiche e della comunicazione.

Il progetto Atlas Landscapefor, elaborato dall’Associazione culturale Landscapefor, si propone come una piattaforma digitale, di libero accesso sul web, con materiali che accompagnano il visitatore o l’abitante a conoscere meglio le risorse culturali e ambientali del territorio.  La piattaforma è esplorabile come data base georeferenziato in forma di elenchi (e parole chiave), ma soprattutto come cartografia “sensibile”, dove sono localizzati i punti di interesse con le relative informazioni, oltre alla propria posizione. Su Atlas Landscapefor, che si può utilizzare anche con tablet o cellulari, sono reperibili, luogo per luogo e con semplicità, i documenti iconografici che possono aiutare a capire meglio il paesaggio, sia urbano che esterno: le carte e le foto storiche, i progetti, i frame di film, i racconti degli abitanti e degli eventi, le opere di artisti, le viste di interni o aeree, altrimenti inaccessibili. Non solo le cose e gli spazi, ma possono essere segnalate anche le attività e le iniziative in corso, con spazi autogestiti per gli aggiornamenti.  Le immagini sono accompagnate da brevi didascalie e sono organizzate in modo da poter comporre per ogni  luogo un racconto preordinato.  

Ovviamente il progetto comporta un work in progress sterminato, che riempie la mappa con informazioni e racconti via via che si manifestano interessi per documentare questa o quella città, pezzo di territorio o rete di iniziative.

Sul sito dell’Associazione, www.landscapefor.eu si può visitare l’Atlante nell’attuale stato dell’arte.

Gli studenti sono fruitori ottimali dell’Atlante, utilizzando un mezzo a loro famigliare, come il web, per la conoscenza storico geografica del territorio.

Il progetto Atlante Landscapefor per la scuola (ALS) propone di far svolgere agli studenti non solo il ruolo di fruitori ma anche quello di PRODUTTORI di parte di Atlas Landscapefor.

Infatti con il Progetto ALS li si mette in condizione di utilizzare il software dell’Atlante per produrre e ordinare le loro ricerche, nell’Atlante ma in appositi comparti separati, con il coordinamento dei loro insegnanti e  l’accompagnamento dei tecnici di Landscapefor.

Ove le ricerche di un gruppo di studenti risultino di interesse generale, possono essere pubblicate nella parte di Atlante accessibile a tutti. Quegli studenti diventano di fatto redattori di una parte dell’Atlante e partecipano a questa grande impresa culturale, acquisendo d’altra parte elementi di un’impostazione metodologica professionale per la ricerca sul territorio in campo storico-culturale, per l’utilizzo dello strumento informatico e del web nella diffusione dei documenti iconografici e cartografici, per gli aspetti comunicativi e di divulgazione.

Il progetto gode dell’approvazione del MIUR con cui si sta mettendo a punto una promozione integrata con il MIBACT, per la scelta dei riferimenti territoriali da privilegiare, anno per anno.

In questa fase iniziale il MIBACT ha invitato a sperimentare l’Atlante intorno ad un tema di grande interesse: i siti iscritti nella lista Unesco del Patrimonio mondiale e gli altri siti riconosciuti dall’Unesco (MAB, geositi,...) . L’Italia è il paese che ne detiene il maggior numero, ma la loro fama oscura spesso la qualità (o le criticità) dei contesti paesaggistici e territoriali in cui sono inseriti. Il territorio su cui concentrare l’attenzione per i prossimi 2 anni è quindi riferito ai contesti dei siti Unesco, che nel Piemonte si configurano principalmente come il sistema delle Residenze Sabaude, delle Colline del Vino, dei Sacri monti; in Liguria parte del centro storico di Genova e le Cinque Terre, in Veneto nelle aree della Laguna di Venezia, delle ville palladiane e nelle città di Vicenza, Padova e Verona, oltre al grande compendio interregionale delle Dolomiti, in Friuli i contesti di Aquileia e di Cividale, e poi le grandi città padane: Modena, Ferrara, Ravenna, oltre a Mantova.  Sono città e territori che le scuole possono contribuire ad esplorare in tutte le direzioni, per mostrare e raccontare la ricchezza e la varietà di siti di interesse che accompagnano il Bene-faro inserito nella Lista.

Il Progetto avviato nel Torinese nel 2016/17, coinvolgendo i direttori didattici delle scuole superiori dei centri maggiori.

Operativamente gli studenti delle scuole medie superiori si sta svolgendo nel modo seguente:

  • gli istituti, i dipartimenti disciplinari o i consigli di classe interessati propongono direttamente o esaminano le proposte dell’Associazione per attività di produzione di schede per punti di interesse, sulla base di una lista di argomenti e luoghi forniti dall’Associazione, riferiti ad ambiti di contesto a siti Unesco (nella dimensione allargata sopra accennata). Le schede prevedono la raccolta di materiale documentario, la referenziazione delle fonti, il loro ordinamento in forma di racconto per immagini, la dotazione di didascalie esplicative, l’eventuale traduzione in lingue straniere, l’elaborazione tecnica delle immagini per l’immissione sul web, con tutorial di formazione e accompagnamento a cura dell’Associazione Landscapefor;
  • nelle proposte con questa modalità si congiungono gli aspetti di progetto scolastico di classe e quelli di sperimentazione dell’alternanza scuola-lavoro, di cui alla Legge 107/2015, che possono essere variamente bilanciate secondo i programmi degli istituti o dei dipartimenti (nell’esperimento torinese per una scuola si è scelto un modulo da 70 ore, in un anno, per l’altra, 150 sviluppati su due anni) ;
  • i docenti interessati, di concerto con Associazione Landscapefor, definiscono il percorso e l’articolazione del progetto in dettaglio e attivano percorsi di co-progettazione scuola-azienda precisando in particolare:
  1. la definizione delle competenze da acquisire tramite l’alternanza, riferite agli obiettivi formativi del curricolo e del progetto;
  2. l’articolazione operativa del progetto: luoghi, temi, sviluppo temporale, durata, sequenze;
  3. l’approfondimento del profilo degli allievi, per specificare eventuali opportunità o necessità particolari di apprendimento, con riferimento agli aspetti sopra delineati;
  4. i compiti della Scuola e dell’Impresa (Associazione Landscapefor) nel percorso formativo in alternanza;
  • gli insegnanti individuati come tutor vengono formati con un breve corso diretto per acquisire le competenze per gestire un gruppo di studenti in un ambito dell’Atlas di Landscapefor, che viene messo a loro disposizione per i mesi necessari;
  • gli studenti partecipanti vengono istruiti con un corso iniziale (8/10 ore, anche on-line) di uso del database, della georeferenziazione e del software specifico di Landscapefor Atlas, e delle modalità di scrittura per le didascalie dei documenti. Gli studenti lavorano in gruppi o singoli, a scuola o a casa, riferendosi alle biblioteche del territorio e ad altre fonti indicate dai docenti e dai tutor;
  • un team di tutor interni (docenti) ed esterni (Ass.Landscapefor), organizzato in modi diversi a seconda delle disponibilità di ciascun istituto, assicura comunque l’accompagnamento e il monitoraggio del percorso formativo e delle competenze acquisite, elaborando in conclusione un report sull’andamento dell’attività formativa secondo quanto prescritto;
  • i tutor (interni o esterni) intervengono on line sulle attività del singolo, indicando correzioni o  risolvendo difficoltà in itinere con forme di assistenza in remoto da parte di Landscapefor. Gli studenti possono vedere il lavoro dei loro compagni ed intervenire. Ogni intervento viene registrato con data e nome dell’operatore;
  • le elaborazioni messe a punto dal gruppo facente capo ad uno (o più) tutor sono sempre visibili per l’intero gruppo e, una volta terminate, possono essere presentate per essere “pubblicate” nell’Atlas, previa validazione di un comitato scientifico. In ogni caso le elaborazioni possono essere in qualsiasi momento scaricate in formati .pdf;
  • le biblioteche locali e, ove possibile, le amministrazioni comunali, vengono coinvolte per costituire punti di raccolta del materiale documentario non disponibile sulla rete, a cui gli studenti devono poter avere accesso per le riproduzioni e l’inserimento in Atlante.
  • una o due volte nel corso del programma può essere organizzato un apposito workshop di mutua presentazione dei lavori, con confronto tra le classi e illustrazione del territorio e degli ambiti indagati da parte di ciascun gruppo (tra diversi istituti di un ambito territoriale);
  • eventuali approfondimenti (ad esempio introduzione ai Sistemi Informativi Territoriali, gestione dei contenuti multimediali, scansioni e trattamento delle immagini, criteri di archiviazione dei documenti) vengono messi in campo caso per caso, in base alle esigenze specifiche.

I costi della partecipazione sono proporzionati al numero di studenti e ai servizi richiesti, ma in ogni caso sono riconducibili ai fondi disponibili per l’offerta formativa di classe e per l’alternanza scuola-lavoro.

Con Landscapefor Atlas si è avviata una raccolta di documentazione sulle più interessanti iniziative di “paesaggio attivo”, cioè degli interventi e delle strategie di gestione del paesaggio che soggetti diversi, pubblici e privati, stanno attuando per la valorizzazione di luoghi e qualità identitarie del territorio. Ciascun soggetto gestore delle iniziative può attivare una finestra nel Punto di interesse dedicato, in cui può autonomamente inserire i propri aggiornamenti, gli eventi, le nuove iniziative e gli aspetti logistici di interesse per il visitatore.

Si è completata una prima raccolta di documentazione sulle 80 iniziative che si sono candidate per il Premio Fare paesaggio, indetto dall’Osservatorio del Paesaggio della Provincia di Trento; si stanno raccogliendo i materiali interessanti dei Piani di gestione dei Siti Unesco iscritti alla lista del Patrimonio, al panel delle Città creative o degli ambiti MAB.

Infine, per la Giornata del paesaggio, si sta avviando una presentazione sull’Atlante dei partecipanti segnalati o menzionati ai bandi per la selezione delle candidature al Premio del paesaggio europeo, a partire da quelli selezionati nel 2017, e poi a ritroso, nel 2015, nel 2013 e precedenti.

Nei prossimi mesi, si intende completare la documentazione dei Siti Unesco e dei Premi del paesaggio, aggiungendo altri materiali, ad esempio relativi al Premio La fabbrica nel paesaggio, curato dalla Ficlu, che raccoglie i Club e i centri Unesco, che negli ultimi 8 anni ha selezionato oltre 100 iniziative notevoli di imprese che hanno valorizzato luoghi e complessi di edifici con le loro attività.

 

16th Council of Europe Meeting of the Workshops for the implementation of the European Landscape Convention

Landscapes and transfrontier cooperation: Landscape knows no border | Paesaggio e cooperazione transfrontaliera: il paesaggio non conosce frontiere

Andorra la Vella, Andorra, 1-2 October 2015

Al meeting COE organizzato in cooperazione con il Ministero dell’Ambiente, dell’Agricoltura e dello Sviluppo sostenibile del Principato di Andorra, nell’ambito del Programma di lavoro per l’applicazione della Convenzione europea del paesaggio, partecipa anche Landscapefor.

L'Associazione culturale LandscapeFor in collaborazione con Società Geografica Italiana sta svolgendo l'attività di Segreteria Tecnica per la IV edizione del Premio del Paesaggio promosso dal Consiglio d'Europa e dal MIbact.

 

Per info vai al sito ufficiale

 

Cappadoce-Uchisar15th Council of Europe Meeting of the Workshops for the implementation of the European Landscape Convention

"Sustainable Landscapes and Economy: on the inestimable natural and human value of the landscape"

Urgup, Nevşehir, Turkey, 1-2 October 2014

 

 

 

 

Leggi l'intervento di Paolo Castelnovi 

"Paesaggio per" - IT version

"Paysage pour" - FR version

 

Giovedì, 19 Giugno 2014 00:00

Login - Atlas

 

    

 

 

 

Venerdì, 18 Aprile 2014 00:00

Atlas: guida all'uso

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Venerdì, 18 Aprile 2014 00:00

Guida all'uso dell'Atlas

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Lunedì, 03 Febbraio 2014 00:00

Taxi subito!

Londra, Gran Bretagna

Fondato due anni fa, in un pub sul Tamigi, da tre ingegneri e due tassisti, Hailo è la app che sostiuisce il to hail, il gesto di sollevare il braccio per chiamare un taxi. Il taxi lo chiameranno tutti a testa bassa digitando sull'app, che tramite gps ci fa vedere l'auto libera più vicina sulla mappa, ci dice che recensioni ha avuto chi la guida, e alla fine non devi neanche tirare fuori il portafoglio: hanno già la tua carta di credito. Ora Hailo è già in 16 città e adottata da 42mila tassisti, da Dublino a Osaka a Montreal, New York (in Italia no, per ora!). La app Hailo non è l'unica ha offrire questo servizio: Mytaxi impazza in Germania, Uber ha iniziato nel 2009 da un mercato di nicchia a San Francisco e oggi è presente in 42 città (anche Milano) con finanziatori del calibro di Google e JeffBezos di Amazon e lo slogan "Siamo il tuo autista privato". Sempre in America c'è l'app Lyft che trasforma chiunque in un tassista: basta che accetti di farti mettere dei baffi rosa sul cofano e comunichi la disponibilità a offrire passaggi, a Madrid il taxi-sharing con JoinUp è stato addirittura un modo per arginare il 50% di perdite che i tassisti avevano registrato causa crisi, a Parigi si chiama Taxyz o Taxibeat, insieme a Uber, Snapcar, Allocab e ChaufferPrivè, e in Italia? Noi abbiamo i Radiotaxi e molti hanno già adottato l'app che scavalca l'operatrice telefonica. Il computer ti comunica il taxi più vicino con un sms: più spartano rispetto alle meravigliose mappine interattive di Londra o Parigi, che mostrano tutte le auto più vicine a te. Ma funziona. Peccato che le app le usi solo il 10% dei passeggeri. A diventare un'Hailo all'italiana ci prova a fine 2013 Tommaso Lazzari Lanciando Eztaxi con geolocalizzazione, recensioni ecc.

link: www.hailocab.com

www.uber.com

www.eztaxi.it

 

Lunedì, 25 Febbraio 2013 12:45

Copia di Premio del paesaggio

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