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1. IL CONTESTO |
Carbonia è il capoluogo della Provincia del Sulcis Inglesiente.
Comprende 24 Comuni che si estendono per più di 2.000 kmq, con 147.000 abitanti e una densità di 71 abitanti/kmq. Carbonia presenta un’area pari a 145,63 kmq, ha una popolazione di 30.447 abitanti (dati 2001), con una densità di 209,07 abitanti/kmq. Denominata «Città di fondazione», fu costruita nella prima metà del XX secolo e si trova all’interno del Parco geominerario del Sulcis Inglesiente. Il suo territorio nel 2004 è stato inserito dall’Unesco nel Global Network of Geoparks, mentre nel 2007 è diventato parte della European Geopark Network, così come stabilito dal Piano paesistico regionale in attuazione della Convenzione europea del paesaggio (Coe).
Carbonia, “città di fondazione”, costruita in meno di un anno e inaugurata il 18 dicembre 1938, nata in funzione della miniera e della sua produzione, ritrova le sue origini nel Progetto “Carbonia Landscape Machine”. Il Progetto ha preso forma nel 2001 grazie all'impegno dell’Amministrazione comunale e alla collaborazione con l'Università di Cagliari e diversi centri di ricerca nazionali e internazionali. “Carbonia Landscape Machine” ha cercato di reinterpretare la relazione originaria tra la comunità e il paesaggio urbano, valorizzando il territorio come risorsa fondamentale per l'economia, in un’ottica di miglioramento della qualità della vita e del benessere dei cittadini. Il Progetto ha promosso l’incontro tra la vocazione storico-industriale e un modello più contemporaneo di sviluppo sostenibile del territorio. Le azioni intraprese dal Progetto Carbonia hanno focalizzato l'attenzione su siti di particolare pregio come la Grande Miniera di Serbariu e il suo paesaggio, interpretato come “macchina industriale”, gli spazi pubblici, gli edifici della città - giardino e dei suoi paesi satelliti (Cortoghiana, Bacu Abis).
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"Carbonia Città del Novencento - Landscape Machine": il video di presentazione a cura del Comune di Carbonia |
2. 1937-1942. LA FONDAZIONE DI UN NUOVO PAESAGGIO |
3. IL NUOVO PIANO REGOLATORE E IL PAESAGGIO CULTURALE |
Preparato nel 2003 e improntato a una maggiore protezione del territorio, il nuovo piano ha introdotto la Mappa del paesaggio e delle qualità urbane, che ha fissato i «valori inalienabili» della città e definito le «invarianti» di piano (tra cui i villaggi operai di Bacu Abis e Cortoghiana e il suo paesaggio rurale). Il nuovo piano utilizza strumenti eterogenei e diversificati: il Catalogo dell’eredità architettonica razionalista, il Manuale per il recupero degli edifici modernisti e la Guida per le modifiche degli edifici.
Il nuovo piano urbanistico individua le invarianti del paesaggio del territorio munipale a partire dalla città di fondazione e alla sua relazione con il contesto ambientale e paesaggistico. Le invarianti del piano, i valori non negoziabili, come individuati dalla comunità, considerano la città-giardino di Carbonia ei suoi villaggi operai, Bacu Abis e Cortoghiana, i suoi paesaggi agricoli e pastorali con le tradizionali tipologie abitative ed i paesaggi naturali collinari e montani con la tipica macchia mediterranea e la fauna. Le invarianti sono identificate e classificate come paesaggi da proteggere e salvaguardare attraverso norme, regolamenti, codici e procedure di valutazione rigorose per quanto riguarda le modifiche proposte all'interno dei loro perimetri.
La Mappa di Qualità Urbana e del Paesaggio, approvato nel 2005, è una matrice di strategie coerenti per la pianificazione urbana e la progettazione. La mappa individua gli elementi di particolare urbano, architettonico, archeologico, monumentale, paesaggistico e valore ambientale nel più ampio contesto territoriale, come noi, come nella città storica modernista.
La mappa è servita come base per ridefinire la città di fondazione come un paesaggio protetto, come indicato nel progetto originario della città.
Il riconoscimento del patrimonio modernista urbana della città è la politica centrale del Piano della città di Carbonia. Il nuovo piano, sulla base di questa politica, propone una serie di strumenti di gestione e attuazione: Catalogo di patrimonio architettonico razionalista (strumento per la costruzione di conoscenza e di sensibilizzazione), Manuale per il recupero di edificio modernista (strumento normativo per la gestione dei progetti per quanto riguarda il modernista).
Manuale del recupero dell'edilizia moderna del Comune di Carbonia
Abaco delle trasformazioni |
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Visualizza gli elaborati completi sul sito del Comune di Carbonia >>
4. LA REINVENZIONE DEL PAESAGGIO URBANO |
Partito nel 2002, il progetto di rinnovo e recupero degli spazi pubblici cittadini ha preso le mosse dalla Mappa del paesaggio e delle qualità urbane. La Municipalità ha ottenuto fondi europei per il progetto «Carbonia: città del XX secolo».
Per meglio delimitare la città-giardino sono stati definiti elementi di base come la creazione di una cintura verde che contiene una fascia di connessione infrastrutturale, «presidiata» dai grandi «monumenti civici» della città razionalista e dalla recuperata miniera di Serbariu.
La trasformazione del patrimonio industriale della città e dell'identità urbana in un centro culturale contemporaneo, con un'offerta variegata di attività culturali-museali correlati sia tradizionali che innovativi, attraverso:
La trasformazione della MINIERA DI SERBARIU, la più importante miniera di carbone italiana (attiva dal 1937 al 1964), nel Centro Italiano della Cultura del Carbone che documenta la storia, il lavoro e le battaglie degli uomini e delle donne che lavoravano nella miniera. Chiusa ufficialmente nel 1971, da allora gli impianti furono soggetti ad un rapido deterioramento e spoliazioni che condussero alla rovina edifici e macchinari. I fabbricati abbandonati divennero sede di attività artigianali irregolari e discariche abusive, e furono occupati da famiglie di senzatetto accelerandone il degrado. L’amministrazione comunale intervenne per acquisire il patrimonio immobiliare della ex miniera e per impedire lo smantellamento dei castelli minerari destinati alla rottamazione, fino a concludere l’acquisto del sito nel 1991. Da quella data sono stati elaborati diversi progetti di recupero e di riapertura al pubblico fino al 2002, anno di nascita ufficiale del primo cantiere per il restauro della lampisteria. Oggi il sito minerario è stato recuperato e riconvertito per ospitare attività culturali, educative e Il Centro di ricerca per lo sviluppo delle tecnologie energetiche pulite. Nel Museo del Carbone inaugurato il 3 novembre 2006 sono visitabili le principali strutture minerarie, quali la lampisteria, la sala argani e una galleria sotterranea.
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La creazione di un museo urbano a cielo aperto il CIAM: Carbonia Itinerari dell’Architettura Moderna. Ciam, Itinerari di architettura moderna a Carbonia, Cortoghiana e Bacu Abis. Il Ciam (Carbonia Itineraries of Modernist Architecture) è un museo cittadino a cielo aperto. ha come obbiettivo la divulgazione e la promozione del patrimonio architettonico di Carbonia attraverso l’organizzazione di una capillare rete informativa disseminata nelle strade e nelle piazze della città. La missione del museo è quella di promuovere la storia e il significato della città di fondazione con un progetto culturale partecipato che cerca di raccogliere la memoria, trasmetterla ai nuovi abitanti e sensibilizzarli alla conoscenza e rivalutazione del patrimonio architettonico in cui vivono. Gli abitanti sono al centro di questo progetto. Un progetto di arte pubblica contemporanea con l'installazione di opere di artisti contemporanei che hanno avuto un'esperienza diretta con il paesaggio. |
5. IL PREMIO DEL PAESAGGIO |
Carbonia ha vinto la seconda edizione del Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa con il progetto dal titolo “Carbonia Landscape Machine”. Il progetto è stato selezionato prima dal MIbac (Ministero per i Beni e le Attività Culturali) tra le 95 proposte pervenute a livello nazionale e successivamente dallo stesso Consiglio d’Europa che ha scelto il progetto di Carbonia tra le proposte presentate da 14 Stati membri.
Con l’assegnazione del Premio, consegnato il 20 ottobre 2011 a Evora (Portogallo), l’Europa riconosce il merito dell’azione compiuta, negli ultimi anni, dall’Amministrazione Comunale di Carbonia che, attraverso azioni coordinate di salvaguardia, gestione e pianificazione, ha realizzato interventi per la conservazione, riqualificazione e rilancio dei tratti identificativi della storia e della cultura cittadina. L’insieme degli interventi hanno permesso di restituire a tutti i cittadini i luoghi simbolo della nostra storia, consentendo di rivivere spazi per anni in disuso, in una prospettiva di nuovo sviluppo economico, sociale e culturale.
LE MOTIVAZIONI DELLA SELEZIONE
Lo sviluppo territoriale sostenibile. Ha condotto azioni coordinate di salvaguardia, gestione e pianificazione promosse dall’amministrazione comunale. Partendo dalla tutela del patrimonio del moderno, si persegue la riconversione delle attività estrattive, ormai abbandonate, e la rigenerazione dell’intero sistema socio-economico.
Il ruolo esemplare. Il progetto ha costituito un riferimento importante per l’avvio di una nuova politica per le città di fondazione dell’intera isola e determinato la costituzione di una rete tra realtà analoghe che si è estesa anche all’estero, concretizzandosi in protocolli d’intesa per programmi da attivare congiuntamente.
La partecipazione pubblica. Il progetto ha fatto della matrice storica della fondazione l’elemento di forza per realizzare le azioni contemporanee. La coesione sociale dovuta all’insediamento originario e alla comune attività lavorativa è stata organizzata in prassi partecipative utilizzate sia nelle scelte iniziali che nei singoli interventi. La realizzazione del programma si è inoltre basata su una collaborazione istituzionale che ha coinvolto l’Università di Cagliari, la Regione, la Provincia ed altri enti tra cui il Parco ambientale e paesaggistico geominerario.
La sensibilizzazione. Sono stati costituiti laboratori e master di ricerca e attività di sensibilizzazione della popolazione e dei visitatori. Tale scelta risponde alle azioni istituzionali attivate dal Mibac per la diffusione e l’applicazione della Convenzione di Firenze, in particolare riguardo alla tutela attiva del paesaggio attraverso l’arte e l’architettura contemporanee, anche in relazione all’adeguamento della pianificazione attuativa alla copianificazione paesaggistica. Carbonia è la sintesi di una fusione virtuosa della vocazione storica industriale con un modello più moderno di sviluppo territoriale sostenibile. Questo modello è ben rappresentato dal recupero attivo e dalla conservazione dell’identità dei luoghi della città e del suo tessuto urbano ricreando le connessioni con i suoi villaggi satellite ed il contesto paesaggistico.
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Maria Grazia Belisario (MibAc) in occasione del convegno Creare Paesaggi 5/10/2012. Il premio del paesaggio del Consiglio d'Europa. Esperienze italiane vincitrici: Val di Cornia e Carbonia Landscape Machine |