In questi giorni in cui fare la spesa è piacere dolceamaro che profuma di libertà perduta, ci si adatta a quel che si trova nel più vicino supermercato o nei carrelli virtuali della spesa on line. Ma “appena si potrà uscire…” vogliamo una spesa da gourmet per una ricetta antica e golosa: UN BONÈT!
Quel fantastico dolce al cucchiaio tipicamente piemontese – che si offende mortalmente a sentirsi chiamare budino – la cui ricetta appartiene alla categoria dei “segreti della casa” che ogni mamma, nonna, zia custodisce gelosamente. L’interpretazione del nome è ancora incerta, ma sembra sicuramente derivare da bonèt, che nel vocabolario piemontese indica un cappello tondeggiante. In senso fisico secondo alcuni: rimanda alla forma dello stampo in rame in cui veniva preparato. Metaforico secondo altri: servito a fine pasto come “cappello” a quanto mangiato.
Da questo sogno a occhi aperti nasce l’idea di un gioco nella forma della Caccia al tesoro, dove la MAPPA è quella di AtlasFor, gli INDIZI sono gli ingredienti dell’antica ricetta, il PREMIO è un baule di opere d’arte dedicate al Paesaggio. Anche se il TESORO più prezioso è il viaggio virtuale alla (ri)scoperta del centro di Torino, alla maniera di AtlasFor, #oltrequellochevedi.
LA VERA RICETTA
Pare che l’antenato del Bonèt sia nato tra Langhe Monferrato intorno al XIII secolo, con una ricetta più semplice rispetto a quella moderna, soprattutto senza cacao. Questa versione bianca “alla monferrina” è un dolce preparato con latte, uova, amaretti e zucchero. Intorno al XVIII secolo, con l’evolversi dei gusti e l’arrivo di nuovi prodotti da oltreoceano, la ricetta del bonèt si arricchisce a Torino di rum e cacao e prende forma la versione codificata con l’etichetta di PAT (Prodotto Agroalimentare Tradizionale).
IL BIGLIETTO DELLA BISNONNA
La mia bisnonna andava a scegliersi gli ingredienti con cura, ciascuno in un luogo specifico, nelle botteghe della vecchia Torino e nelle bancarelle dei mercati dove arrivavano i prodotti più freschi.
Nel suo vecchio libro di ricette ho trovato un mezzo biglietto. I nomi dei luoghi dove comprava gli ingredienti del Bonèt sono riamasti nella metà del biglietto mancante…
Mi aiutate a completarlo?
Non potendo girare per le strade cerchiamo su una mappa. La mappa del nostro dolce tesoro è AtlasFor, Atlante del Patrimonio Culturale e del Paesaggio Attivo. Esplorandolo si può ricostruire il percorso della bisnonna, si scoprono molte cose su Torino e si capisce anche come partecipare ad arricchirlo, che forse è un gioco ancora più divertente.
COME SI GIOCA – REGOLAMENTO
- Ogni giorno sui canali social FACEBOOK www.facebook.com/landscapefor e INSTAGRAM www.instagram.com/atlasfor_ troverai INDIZI sui LUOGHI dove la bisnonna comprava i diversi ingredienti.
- Ogni INDIZIO rivela un LUOGO da cercare su ATLASFOR. Apri la mappa sugli Itinerari del centro e cerca tra le icone che popolano l’atlante: cliccando su ciascuna si aprirà una scheda con la descrizione del luogo, divisa in CAPITOLI, ciascuno con diverse NOTIZIE da aprire, leggere, osservare…
- L’INDIZIO ti aiuta a trovare il luogo e dice anche, tra le righe, qual è la NOTIZIA curiosa che devi trovare nella scheda del LUOGO indovinato (occhio alle parole chiave evidenziate in neretto!).
- Quando pensi di aver trovato la NOTIZIA giusta, indicata dall’indizio, scarica la foto che la accompagna e conservala.
- Quando hai raccolto tutti gli ingredienti scrivi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. allegando le foto scaricate e indicando in quali luoghi le hai trovate.
- I PRIMI TRE che consegnano le foto e le indicazioni corrette vincono i PREMI BONÈT.
- MA NON FINSCE QUI! Possiedi dei contenuti speciali relativi a qualcuno dei luoghi che hai visitato per la ricetta del Bonét? Foto, progetti, documenti, video, audio… Mandali insieme alla soluzione del gioco: i TRE che mandano i contributi più interessanti vincono il PREMIO CHAPEAU!
I FANTASTICI PREMI IN PALIO!
Per i vincitori tre opere dell’artista Carlotta Castelnovi che portano il Paesaggio a casa tua.
1° PREMIO BONÈT: due stampe delle opere “Paesaggio dentro paesaggio fuori” e “Il Paesaggio che spettacolo”
2° PREMIO BONÈT: una stampa dell’opera “Paesaggio dentro paesaggio fuori”
3° PREMIO BONÈT: una stampa dell’opera “Il Paesaggio che spettacolo”
PREMIO CHAPEAU! Ai TRE migliori contributi: una stampa dell’opera “Tutti pazzi per il Paesaggio”
Paesaggio dentro paesaggio fuori
Il Paesaggio che spettacolo
Tutti pazzi per il Paesaggio
UN BEL GIOCO DURA…
Quanto vogliamo! Ovviamente i primi tre vincitori del premio BONÈT segneranno il tempo e, quando li avremo tutti, saranno celebrati sul podio di AtlasFor. Per il PREMIO CHAPEAU la scadenza resta aperta fino al 1° maggio.
SEGUICI PER SCOPRIRE TUTTI GLI INDIZI
I nostri canali social sono il punto di partenza della caccia: non perderti i post con gli ingredienti/indizi del Bonèt della bisnonna…
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INSTAGRAM www.instagram.com/atlasfor_
PRONTI? SI PARTE!
Ricapitolando… Osserva bene testo e immagine di ogni indizio.
Poi entra in AtlasFor ed esplora la mappa. Tra le tante icone che vedi, cerca il luogo dove la bisnonna comprava gli INGREDIENTI per fare il Bonèt.
Clicca sull’icona e su SCOPRI, leggi la scheda, esplora i vari capitoli e trova la notizia suggerita dall’indizio. Non la trovi? Prova con altri icone, luoghi e capitoli!
Quando pensi di aver individuato la notizia giusta SCARICA LA FOTO della notizia (salvala, fotografala, come ti viene meglio) e conservala! La dovrai inviare a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. insieme alle altre (6 in tutto) relative agli altri ingredienti.
PRIMO INDIZO – Il latte migliore è sotto i portici: tra i caffè storici e le pasticcerie, frequentati nei secoli da politici e letterati, c’era anche un “marghé”.
DOMANI IL PROSSIMO INDIZIO!
SECONDO INDIZIO – Le uova di cascina le trovi all’antico Mercato delle erbe. “Che siano fresche, mi raccomando!”. Altrimenti la bisnonna era capace di mandare in bancarotta il commerciante… e una volta la punizione era esemplare.
TERZO INDIZIO – L’arte dei biscotti è tradizione torinese, ma la bisnonna li prendeva in un bar dall’aspetto… grottesco, che non esiste più, se non nei ricordi di Primo Levi. Ne troverai il racconto nel tratto più antico della via “capitale”.
DOMANI IL PROSSIMO INDIZIO!
Nell’attesa comincia a pensare se possiedi dei contenuti speciali su quel luogo (foto, video, cartoline, documenti) e conservali per partecipare al premio extra Chapeau!
QUARTO INDIZIO – La bisnonna lo usava anche nella salsa di pomodoro, per correggerne l’acidità. Accanto all’Antica Tettoia dell’Orologio troverai sia lo zucchero che… il re dei pelati!
DOMANI IL PENULTIMO INDIZIO!
Nell’attesa comincia a pensare se possiedi dei contenuti speciali su quel luogo (foto, video, cartoline, documenti) e conservali per partecipare al premio extra Chapeau!
QUINTO INDIZIO – Vai là dove un tempo c’era il mercato del vino. Sotto i francesi divenne “Place de la Liberté” e molti persero la testa, non certo perché ubriachi!
SESTO E ULTIMO INDIZIO – Nel borgo operaio a nord ovest del centro storico, la bisnonna andava direttamente alla fabbrica del Willy Wonka torinese, perché si fidava soltanto dei due vecchietti.
Le istruzioni ormai le conosci. Quando hai raccolto LE 6 IMMAGINI soluzione mandale a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. insieme all’ELENCO DEI LUOGHI DA CUI LE HAI PRESE.
I primi tre vincono i PREMI BONÈT!
Se aggiungi qualche tuo contenuto speciale sui luoghi che hai incontrato (foto, video, cartoline, documenti) partecipi anche al premio extra CHAPEAU!