CORONA VERDE 2 |
L’Amministrazione regionale piemontese, nell’agosto 2009, ha avviato la fase attuativa del progetto Corona Verde, destinando 10 milioni di euro ex POR FESR 2007/2013 agli interventi pubblici attuativi dello Schema direttore.
Il disegno strategico di base della Corona Verde 2 Per la gestione di tale fase è stata istituita una Cabina di Regia per una partecipazione integrata all’organizzazione delle strategie di intervento. Alla Cabina di Regia partecipano, oltre alle direzioni Ambiente e Urbanistica della Regione, la Provincia di Torino, i comuni capofila dei 6 ambiti in cui CV è stata suddivisa (Venaria, Settimo, Chieri, Nichelino, Rivoli, oltre a Torino), un rappresentante degli Enti di gestione delle aree protette metropolitane, il Politecnico di Torino. La Carta di Corona Verde, sottoscritta alla fine del 2010 da parte degli enti locali, è un Accordo di programma che individua modalità di gestione integrate e strategie operative di medio lungo periodo, entro cui si devono inserire gli interventi del programma. Inoltre, nel novembre 2010 è stato approvato il Disciplinare per l’attuazione di interventi finalizzati al recupero, riqualificazione e valorizzazione del patrimonio culturale e naturale per la realizzazione del progetto strategico della Corona Verde. [per consultare il Disciplinare clicca qui] Il Politecnico di Torino, nel quadro di una collaborazione interistituzionale (in sottoscrizione con Dipradi), fornisce materiali tecnici e metodologici per la gestione del processo attuativo. Un primo risultato di tale collaborazione è stato un Seminario di supporto che riprende ed aggiorna lo Schema direttore 2007 e la successiva condivisione di uno Schema base per l’organizzazione territoriale delle strategie alla scala dei singoli ambiti. Su tali basi è stato richiesta agli enti locali, coordinati dai comuni capofila, la redazione di specifici Masterplan d’ambito (elaborati nell’inverno 2010), orientati in particolare a definire i progetti concorrenti al bando POR-FESR e a specificare gli assi strategici individuati nello Schema base, in particolare: - la valorizzazione delle fasce fluviali e collinari e degli altri contesti di valore naturalistico, paesistico o storico-culturale, - il completamento di greenway di connessione ambientale e fruitiva, - la soluzione puntuale di nodi critici per la compresenza di beni naturalistici o culturali e paesistici e bordi urbani o assi infrastrutturali alle porte degli insediamenti. I Masterplan d’ambito hanno costituito un momento di positivo coinvolgimento delle Amministrazioni locali e di progettualità corale, in cui si sono raccolte le progettualità locali, le evidenze territoriali in termini di risorse e di criticità, le situazioni di completamento o di degrado in corso, le previsioni degli strumenti urbanistici i o degli interventi di livello sovralocale. Secondo la Carta di Corona verde sottoscritta la Regione e la Provincia dovranno assumere un Masterplan generale che omogeneizza e raccoglie le progettualità emerse nei Masterplan d’ambito, come riferimento per le politiche di intervento dei diversi settori (ambiente, parchi, agricoltura, turismo, urbanistica, gestione delle acque, trasporti etc.). In queste politiche di intervento assumono grande importanza le azioni durature e sostenibili economicamente, che necessitano di una sistematica collaborazione pubblico-privato per gli aspetti di manutenzione, di erogazione di servizi (per la fruizione e la ricettività), di qualificazione delle produzioni locali etc. In molti casi queste collaborazioni assumono carattere sperimentale, data la ridotta gamma di esperienze sinora svolte in Italia.
Consulta i masterplan d'ambito (ambiti sud e nord-ovest) >>
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Gli interventi di tutti i relatori ial Seminario di supporto alla progettazione sono consultabili sul sito ufficiale di Corona Verde 2. |